Dal classico al digitale - Cameraman Tv

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Le origini


Il primo matrimonio di un fotografo o un cameraman sicuramente non si scorda mai!

Ricordo benissimo il primo matrimonio. Anno 1986, avevo la 110jvc con un registratore a spalla vhs.


Emozione, dubbi, incertezze, non mancava nulla. Per fortuna  mio padre   mi affiancava, tuttavia quella telecamera, con il fuoco manuale il diaframma, il bilanciamento del bianco, la paura di non registrare bene!


Io ero solo un ragazzo di 16 anni, con la testa altrove, però la prima lezione arrivò subito; alcune immagini del matrimonio erano sfocate, causa ghiera retrofuoco spostata.
Da qui le parole di mio padre, parole che non ho piu’ dimenticato: "la telecamera la devi conoscere tutta,  tutta! Non deve avere segreti per te! Devi conoscere anche il tasto più remoto e tutto si prova la sera prima!"

Quando sono diventato un cameraman professionista ho capito l’importanza di queste parole. la telecamera deve essere parte di te come una gamba o un braccio.

Piano piano, da quella prima esperienza cominciai a capire.
Dopo il vhs acquistammo il ¾ registratore pesantissimo che a volte si doveva portare in due. Il cameramen si occupava delle riprese e della camera e l’assistente lo seguiva con il registratore. Quindi la sera prima preparavo tutto, massima attenzione alle batterie, tutte cariche. La mia ossessione è stata sempre quella di rimanere con la batteria scarica durante lo scambio delle promesse.

Cinque, sei  videocassette tutte numerate. Luci , prolunghe, adattatori, deve esserci tutto! Pensate che la cassetta durava appena 20 minuti, quindi sui 18/19 si doveva cambiare. Io giravo casa sposo/a, ingresso chiesa e poi dopo l'entrata in chiesa cambiavo  batteria e cassetta per essere pronto allo scambio delle promesse, momento centrale di ogni matrimonio.

Poi la comunione, le firme degli sposi e dei testimoni, immagini varie, tuttavia dopo lo scambio delle promesse si tirava un sospiro di sollievo.

Ma dal primo matrimonio sono dovuti passare anni e anni. Ho dovuto lavorare in tv, fare corsi, seguire professionisti per capire le dinamiche più recondite acquisendo uno stile che fosse solo mio!

Io non ho vissuto il tempo della pellicola, della cinepresa, come mi raccontavano tanti colleghi più grandi di me, tuttavia in quei tempi fare un video era di una fatica immane, pesante la telecamera, esigenza di luci in casa e in chiesa.

Come sono cambiate le cose! Andavamo in tre pensate! Io oggi sovente realizzo solo foto e video sempre con molta concentrazione ma comunque guardate.



Con una telecamerina o una macchina fotografica si ottengono ottimi risultati, ecco la prova!
Tutto ciò è storia, il futuro chi sa’!

Rossano Buffalmano


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